Quando viviamo un evento come troppo, troppo rapido e troppo presto, ne veniamo letteralmente sopraffatti, come fosse una scarica elettrica.  E poichè il nostro organismo deve far  fronte alle emergenze nel migliore dei modi, una delle possibili vie di sopravvivenza è quella di staccare la spina da tutta quella intensità, che viene così congelata per essere “inoffensiva”.

Quando l’intensità man mano si stratifica e non viene elaborata quello che accade è che continuiamo a pedere pezzi di noi e siamo frammentati, lontani dalla vita.

E’ proprio quello che accade a Tian, che lascia andare la sua anima in fondo al mare per non sentire più nulla. Con parole toccanti, Elena Bellei racconta di come corpo e anima si separano quando accade qualcosa di terribile. In L’Anima di Tian, le illustrazioni di Anna Paolini (a cui vanno i crediti dell’immagine del post) raccontano di innocenza violata e mercificata e degli abissi scuri e silenziosi in cui sprofonda la nostra luce, la parte più pura e vitale di noi.

E’ un libro da leggere lentamente, con delicatezza, perchè possa riavvicinare anche noi alla nostra parte ferita e dimenticata.

Scritto da Elena Bellei e illustrato da Anna Paolini, per Logosedizioni, L’Anima di Tian è disponibile su libri.it.